Eccomi spesso, senza ragion dichiarata,
a scriver sui fatti in rima baciata.
Talvolta lo faccio in occasioni speciali
altre volte denuncio questioni sociali.
In primis mi preme un problema romano:
capir le corsie nel traffico urbano.
L’atroce dilemma di talune persone:
“Destra o sinistra, la mia posizione?”
La scelta è difficile, lo posso capire,
ottuagenario che stenta ancora a morire
e ogni mattina fa la scelta più tosta:
“Creo un blocco nel traffico o vado alla posta?”
Io son qui per te e ti posso aiutare
ho un semplice modo per far ricordare
e può essere usato da qualsiasi persona
che ritenga i quaranta una velocità mattacchiona.
Tu sai che alla destra usi trovar la forchetta
composta da denti, per infilzar parte addetta.
E tornando al discorso delle tue direzioni
facciamoci insieme 'ste due riflessioni:
se nello specchietto, guidando a sinistra,
vedi i denti riflessi del dietro a te autista,
puoi star tranquillo, è assicurato,
che il posto che hai scelto è quello sbagliato.
Se inoltre è calcato da un movimento di mano
un gesto famoso, squisitamente nostrano,
vedrai che il sistema vien meglio capito
se immagini un dente al posto del dito
e se invertendo i soggetti si ha un senso violento
mai avrai delle prove che fosse mio intento.
Infine tornando al motivo iniziale
un breve riassunto per te congeniale.
La regola base che puoi estrapolare:
è “I denti a sinistra nun ce devon da stare”
e se non ti è chiaro neanche con quello
ricorda che è il lato dove trovar puoi il coltello.
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