Vabbuò, cercheremo di farcene una ragione. Tornando al discorso principale: pare che, come ogni anno, si ripresenti il problema della prova costume. E questo è ciò che ne penso. Condividete se siete d'accordo, insultatemi se non lo siete (ma non troppo, sono molto sensibile).
Poff
Tempo perso a scrivere 'sta roba (robbba, se vogliamo essere romani romani--> per le B dei romani vedi su la questione H inglese): 40 minuti.
Tempo perso a leggere la pagina di Arfio Marchini su facebook: 15 minuti.
Tempo perso a vedere le vignette di Sarah See Andersen sempre su faccialibro: 30 minuti.
Tempo perso a riflettere sulla dipendenza dei giovani dai social network: 5 minuti (è un argomento inflazionato, non richiede molte riflessioni).
Perdere tempo N. #4
L'apologia della Ciccia
La prova costume si è fatta imminente,
ti guardi allo specchio dici “nun me sta gnente”.
La ciccia sta lì, nun se po’ più levare,
du’ cosce che l’Africa posson sfamare.
La soluzione rimasta è vederne i vantaggi
non fa dimagrire ma fa sembrar saggi.
Altri modi non ho perché siamo di prescia,
se vuoi vai a balla’ tu co’ Rossella Brescia.
Se per esempio sei in mare e c’è il sole
col grasso galleggi anche se c’hai un malore.
Se dovesse venire la carestia,
saresti lontana dall’ anoressia
D’inverno si sa, difende dal gelo
il pregio in estate è evidente e lo svelo:
se l’adipe è troppo ti può far sudare,
una sauna portatile, com’ è salutare!
Se poi giri nudo e vieni investito
non avrai a proteggerti neanche un vestito.
Ma se tu hai la ciccia, niente paura,
lei ti difende da ogni frattura.
E se nello shopping niente ti è entrato
butta in caciara, “vesto ricercato”.
Una foto di spalle, un segno ogni parte,
il “Violòn” di Man Ray e hai fatto dell’arte.
Se infine vuoi andare sulle prove di fatto,
prova un abbraccio, poi mi dici del tatto.
Finita del lardo l’apologia,
“mangiatemi bene” e che ciccia sia!
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